Cosa c’è da vedere a Militello (guida turistica poetica di Rocambole S. P. Garufi Tanteri, pdf scaricabile gratuitamente)

Un viaggio a Militello,

Bellicosa Firenze degli Iblei

di Rocambole S. P. Garufi Tanteri

In questa povertà innamorata

ho visto l’orgoglio dei guerrieri nel Sarcofago di Blasco II Barresi;

ho visto l’orgoglio dell’intelligenza nel San Pietro e storie, forse di Antonello;

ho visto l’orgoglio dei sentimenti nel Presepio di Andrea Della Robbia;

ho visto l’orgoglio dei capi nel Ritratto di Pietro Speciale di Domenico Gaggini;

ho visto il gusto della maraviglia nel San Carlo Borromeo di Filippo Paladini;

ho visto il gusto della morte nei colatoi delle Cripte di San Nicolò;

ho visto la cristianità trionfante nella Madonna del Rosario;

ho visto la cristianità operante nel Coro ligneo benedettino;

ho visto la cristianità dolorante nell’Ul tima comunione del Santo di Sebastiano Conca;

ho visto la mistica dei sensi nel rilievo della Ninfa Zizza;

ho visto la mistica del genio nei ritratti dei Majorana;

ho visto la mistica mondana negli Interni di Sebastiano Guzzone

e la mistica del focolare nei Paradisi di Giuseppe Barone

e la mistica civile nei Colori di Santo Marino.

In Santa Maria della Stella, in San Nicolò,

nei Monasteri, nelle Chiese antiche, nel Museo Civico,

fra le pietre, i fichidindia, gli ulivi e gli sterpi

ho inciampato nei resti delle passioni che fanno viva la vita.

Mi ha incantato il racconto dei ribelli a dosso Tamburano ed a Fildidonna,

dove parlò Ducezio alla Suntelèia sicula;

mi ha suggestionato la preghiera delle folle medievali

davanti agli scheletri calcarei di Santa Maria la Vetere;

mi ha meravigliato l’eloquenza lapidea

sbeffeggiata da verdure irriverenti

di San Benedetto, di palazzo Baldanza, di palazzo Niceforo.

Ho meditato su Dio negli urli sahariani

di San Vito, di Santa Barbara, di Loddiero, del Calcarone.

Ho meditato sull’uomo sotto i fuochi d’artificio delle feste patronali,

quando per un attimo sembrano contenere l’intero universo,

per subito lasciare il buio più buio.

Ed ho cercato la bellezza tra gli spettacoli, le danze, i teatri,

lungo strade e piazze su cui guardano le pietre intagliate

delle facciate interrotte dai rugginosi volteggi dei balconi panciuti.

Per trovarla, infine, nei tuoi occhi appassionati,

la mia bellezza fra tante bellezze.

A Militello,

Bellicosa Firenze degli Iblei.

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